SERENA

ZANARDI

APOLOGIA VEGETALE

7 MAGGIO / 8 GIUGNO 2014

La mostra, Apologia vegetale. "La natura è vita che dorme" F.W.J. Schelling,  di Serena Zanardi presenta una serie di opere - sculture in terracotta, fotografie, installazione sonora, proiezione video - che indaga il legame tra memoria umana, fatta di ricordi visivi e sonori, e memoria vegetale.
In Apologia vegetale, l'artista parte da fotografie d'epoca acquistate nei mercatini d'antiquariato, nelle quali l'elemento umano si fonde e si confonde con l'elemento naturale, lasciando una traccia nella natura stessa.
L'interazione tra l'uomo e la natura diventa il punto focale della relazione che si stabilisce tra i due, che dunque si contaminano reciprocamente.
Il passaggio umano nel luogo naturale lascia segni tangibili, che la natura cataloga e archivia. Nel contempo l'uomo recupera la memoria del suo "essere originario", in una tendenza alla mimesi.
L'artista ligure, che si esprime principalmente attraverso la scultura, in Apologia vegetale si appropria di media diversi come fotografia, installazione, video, disegno. Tutte forme di espressione che diventano funzionali all'ambientazione del soggetto umano che rimane la presenza centrale dell'opera.

Nel piano ammezzato di Rivoli2 sono poste una serie di sculture inspirate a foto d'epoca e fotografie realizzate in un bosco.
Nella sala superiore si trova un'installazione nella quale da un cumulo di terra, foglie e fascine di legno nasce un suono in loop proveniente da una vecchia radio (prodotto in collaborazione con Alessandro Marzola), e un grande disegno realizzato direttamente a parete di un'ambientazione boschiva popolata da figure umane.
Nello spazio seminterrato viene proiettato un video ambientato in un bosco, dove una misteriosa giovane donna appare e scompare mimetizzandosi con la natura; accanto ad esso si trova un album ottocentesco di fotografie che richiama nel colore e nella texture di copertina, il muschio che ricopre gli alberi stessi.