Marco

De Sanctis

Futuri Interiori

12 febbraio - 19 marzo

Futuri Interiori è il titolo del progetto, nato da un refuso durante una conversazione tra l’artista e il curatore, un confronto in cui si analizzava il rapporto tra il momento della creazione dell’opera e la sua sorte. La sostituzione di una sola lettera diventa così la chiave di lettura dell’intera mostra, prima personale italiana di De Sanctis, che vive e lavora a Bruxelles.

Il percorso espositivo si dipana nei tre piani della Fondazione tra opere create ad hoc e lavori meno recenti, che consentono di comprendere la ricerca dell’artista, concentrata sullo sviluppo dei meccanismi di appropriazione e restituzione e sulle infinite possibilità di lettura delle immagini.

Cuore del progetto è una serie di dipinti ottocenteschi e novecenteschi su cui De Sanctis è intervenuto rimuovendo parte dello strato pittorico, trasformandoli in Marine, genere estremamente caratterizzato nella storia dell’arte.  
La lettura iconografica si basa esclusivamente sul riconoscimento dell’assenza. L’artista gioca con lo spettatore, trasformando cieli in mari e instillando il dubbio sulla consistenza del suo intervento e sull’effettiva esistenza di quanto pare essere stato rimosso. Le navi di De Sanctis si nascondono per mostrarsi. La loro negazione è l’unico modo per affermarle, scrive la curatrice Marta Cereda.

Una riflessione che riassume i temi chiave della poetica dell'artista: dallo scorrere del tempo alla sua distorsione, dalla dicotomia tra istante e durata.

Completa la mostra un libro d’artista, Script, traduzione di un progetto epistolare che raccoglie gli spunti e le evoluzioni di molte delle opere in mostra.

Il progetto è realizzato con il supporto di Wallonie-Bruxelles International (W.B.I.).

crediti fotografici: serena zanardi
crediti video: federico frefel